ASSISTENZA VITTIME DEL DOVERE
I dipendenti pubblici appartenenti alle Forze Armate e al Comparto Sicurezza che hanno contratto danno biologico o il decesso, nel corso di operazioni militari o altre attività di servizio, possono chiedere il riconoscimento dello status di Vittime del Dovere.
I SOGGETTI A RISCHIO
Il riconoscimento di vittime del dovere può essere richiesto dai dipendenti delle forze armate, quindi Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia e negli ultimi anni, è stata aperta una finestra di dialogo anche per i Vigili del Fuoco.
Tuttavia, alcune categorie restano più a rischio anche a causa degli agenti cancerogeni a cui sono stati e vengono esposti nel corso della loro attività di servizio.
Parliamo della Marina Militare, le cui navi un tempo erano imbottite di amianto. Il focus si sposta poi anche sull’Esercito Italiano, altra categoria esposta ad agenti come amianto e uranio impoverito.
Il numero dei militari che nel corso degli anni ha sviluppato patologie altamente invalidanti come mesotelioma (detto anche il cancro amianto poiché quest’ultimo è l’unico agente patogeno capace di scatenarne l’insorgenza).
Mentre, l’utilizzo dei proiettili contenenti uranio impoverito, nel corso delle missioni estere, ha determinato all’interno dell’esercito una vera e propria epidemia, di varie forme di leucemia, e quella più diffusa purtroppo è linfoma di hodgkin.
PRESTAZIONI PER LE VITTIME DEL DOVERE
Il riconoscimento dello statusdi vittima del dovere può dare accesso a numerose prestazioni economiche ed assistenziali.
Difatti, come stabilito da SS.UU. 22753/2018 ogni vittima del dovere ha diritto alle seguenti prestazioni:
- Speciale elargizione vittime del dovere (€200.000 una tantum);
- Assegno mensile vitalizio vittime del dovere (€500,00 mensili);
- Speciale assegno vitalizio (€1.033,00 mensili);
- Incremento della retribuzione pensionabile di una quota del 7,5%, ai fini della pensione e indennità di fine rapporto, o altro trattamento equipollente;
- Aumento figurativo di 10 anni di versamenti contributivi ai fini della pensione e della buona uscita;
- Esenzioni dall’IRPEF delle prestazioni;
- Diritto al collocamento obbligatorio con precedenza rispetto ad altra categoria di soggetti e con preferenza a parità di titoli;
- Borse di studio vittime del dovere esenti da imposizione fiscale;
- Esenzione dalla spesa sanitaria e farmaceutica, estesa anche ai medicinali di fascia C e anche in favore dei famigliari;
- Assistenza psicologica a carico dello Stato;
- Esenzione dall’imposta di bollo per tutti gli atti connessi alla liquidazione dei benefici vittime del dovere;
- Totale equiparazione vittime del dovere alle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata;
- Perequazione per vittima del dovere benefici previsti per le Vittime del terrorismo e della criminalità organizzata.
ASSISTENZA RISARCIMENTO PER I FAMILIARI DELLE VITTIME DEL DOVERE
Nel caso in cui la vittima primaria è deceduta, possono accedere alle prestazioni i familiari, ovvero gli eredi e anche ai figli che al momento del decesso non erano a carico fiscale del defunto.
Il nostro studio legale è a completa disposizione dei familiari delle vittime del dovere per agire anche in sede risarcitoria.
In caso di decesso, gli eredi della vittima possono chiedere il risarcimento danni ma per poter procedere occorre seguire la seguente procedura:
- occorre costituirsi parte civile nel processo penale e chiedere la condanna del Ministero (Difesa, Interno, Economica e delle Finanze), in solido con gli imputati, al risarcimento dei danni da reato;
- avviare l’azione civile presso il TAR, facendo valere la responsabilità contrattuale per violazione dell’obbligo di sicurezza;
- esercitare l’azione civile con azione presso il Tribunale di Roma, chiedendo la condanna del Ministero responsabile, per i profili di responsabilità extracontrattuale e civile da reato.
RICONOSCIMENTO VITTIME DEL DOVERE ANCHE PER I SANITARI
Dopo la pandemia è inevitabilmente soggiunta la necessità di inserire tra le vittime del dovere anche i sanitari deceduti a causa del coronavirus.
Nel corso di questo biennio sono state avanzate numerose proposte al fine di realizzare tale proposito.
Anche la giurisprudenza più recente, sembra stia mutando in favore della proposta. Pertanto, sono riconosciute vittime del dovere anche medici, infermieri, operatori socio-sanitari e agli altri lavoratori nelle strutture sanitarie vittime del contagio da Covid-19.
Inoltre, fino al 3 marzo è possibile chiedere all’INAIL l’una tantum, a titolo di speciale elargizione per i familiari dei sanitari vittime del coronavirus.
Per saperne di più leggi questo nostro articolo.
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